Inavvertitamente ho fatto suonare quella canzone,
non volevo ma non ho potuto non guardarti.
Angelo di nero vestita, alla mia vista celeste apparizione
e i vecchi tormenti, al cuore si sono ripresentati.
E dolci pensieri su cosa sarebbe potuto essere e invece non è.
Scosse in un animo che della disillusione voleva fare tesoro.
Tremore al tocco della Tua mano, e per un attimo sono tornato a vivere.
Ma ombra subito si è stesa su questo pensare, un volto senza lineamenti ha ricordato che nulla sarò per Te.
Se non utile pensiero, ma non altro.
E chiudo gli occhi dolenti della Tua vista, sapendo che quando li riaprirò nulla vedranno del sole che è stato, ma grigia nebbia avvolgerà tutto nel trascorrere immoto delle ore verso la tranquillità del sopravvivere.
E vorrei non aprirli più.