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Il Poeta

Nostalgico, poso gli occhi su quelle parole che, veloci, scorrono.

E accarezzo il Tuo nome.

Ricordi di una persa giovinezza, risa, sfottò, abbracci.

Un banco, un’aula, un professore e un sogno comune.

E qui tra le mie mani il Tuo realizzato. Mi inebrio dei sentimenti che da ogni parola, come profumo, raggiunge i miei sensi.

Ogni rigo una carezza e mi ritrovo perso nelle Tue sillabe che raccontano ricordi di Te.

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